E così siamo arrivati a fine stagione. C’è chi ha iniziato a settembre il suo percorso, non solo in gioco sport ma anche nelle categorie più grandi, e chi si trova ad essere, in prospettiva, la “prima squadra”, in un’ottica di lungo periodo che vogliamo perseguire.
Il gioco sport, nel basket ma non solo, è relativamente giovane, essendo nato circa a metà del secolo scorso e in Italia veramente adottato solo molto più recentemente, dalla pallacanestro come dal tennis e altro (pensate ad esempio al gioco danza). Si è rivelato strumento utilissimo per far crescere i bambini sotto l’aspetto motorio, sensoriale, di responsabilizzazione e socializzazione. E’ bandito il lato agonistico e di competizione e vuole insegnare a muoversi in maniera sciolta e possibilmente corretta, e ad interagire con il gruppo. Come per tutti gli apprendimenti, iniziare a praticarlo in età scolare rende più semplice imparare.
Ovviamente l’accento va posto più su “gioco” che su “sport”. Fondamentale che i bambini si divertano, e in questo la nostra Elisa Venturi era bravissima. Purtroppo gli impegni di lavoro l’hanno costretta ad abbandonare i suoi piccoli, lasciati comunque nella ottime mani di Daniele. Forse non ci si immagina quanto lavoro, e fatica, e pazienza ci vogliono per gestire un gruppo così, mai numeroso come quest’anno e molto impegnativo sotto vari aspetti. Nelle foto che vedete sotto purtroppo non ci sono tutti, ma noi confidiamo di ritrovare i nostri piccoli futuri atleti tutti qui l’anno prossimo. Dovessero cambiare sport pazienza, ma speriamo che comunque qualcosa facciano, l’attività fisica e la socializzazione non possono che farli diventare persone migliori. Se avremo avuto una piccola parte in questo, ne saremo orgogliosi.
Se il gioco sport rappresenta la base su cui costruire, l’under 14 (prossimo anno under 15) è il tetto del nostro edificio, da cui guardare l’orizzonte. E’ stato un anno tanto povero di vittorie sul campo quanto ricco di soddisfazioni sotto il profilo umano. Per non ripetere discorsi già fatti, ci limitiamo qui a sottolineare due cose. Anzitutto ci ha sorpreso la disponibilità dei genitori, visti alcuni problemi emersi negli anni precedenti e per fortuna eliminati, che hanno fatto si che la stagione scorresse senza intoppi, aiutati in questo anche dai ragazzi che hanno quasi sempre mostrato grande costanza negli allenamenti e in generale un buon impegno. In seconda battuta, come ormai sappiamo, Roberto Maranelli ha deciso di farsi da parte e lasciare la guida della squadra. La motivazione è semplice: non si sente adeguato tecnicamente per proseguire il percorso di crescita dei ragazzi. Pur giocando egli stesso a pallacanestro ed essendo un ottimo conoscitore di questo sport, la sua preparazione è da istruttore minibasket e pensa che i ragazzi abbiano bisogno di un allenatore meglio attrezzato.
Tutto ciò, e la cosa gli fa onore, Roberto lo ha spiegato in una riunione con la squadra e i genitori, dove ha nel contempo presentato il nuovo allenatore Alan Carboni, forte di un anno appena passato a fare da assistant coach nelle giovanili della Fortitudo. Maranelli ovviamente non se ne andrà, ma resterà con noi e avrà un incarico al momento ancora da definire.
Per allargare solo un attimo il discorso, non vogliamo tacere delle altre squadre, tutte altrettanto importanti. Solo dell’under 12 parleremo in un prossimo articolo, che pubblicheremo più avanti, frutto di una chiacchierata con l’istruttore Daniele Cerritelli.
Gli aquilotti sono una squadra letteralmente accompagnata per mano da Elisa sin da quando i bambini facevano gioco sport. Per mancanza di numeri si sono aggiunti cammin facendo bambini nati nel 2006, perfettamente inseriti ormai da tempo e molto bravi. Lo scotto da pagare è che si sono sempre trovati con avversari di un anno se non due più grandi ( le altre squadre sono quasi tutte annate 2004/2005) e spesso ne hanno patito la maggiore maturità fisica e tecnica. In prospettiva, però, il gruppo è potenzialmente molto valido.
Concludiamo dunque questo piccolo viaggio. Come si dice, ultima ma non certo per importanza, la squadra libellule/gazzelle. La rappresentazione del sogno di Salvatore Barbagallo, in potenza, fra qualche anno, questo magnifico gruppo di bambine potrebbe diventare per il settore femminile ciò che sarà l’under 14 maschile: una “prima squadra”. L’ipotesi è suggestiva, ma non crediate, servono massicce dosi di volontà e anche di fortuna per riuscirci. Siamo qui con loro ad ammirarle e sperare per il meglio. Noi forniremo tutto il supporto possibile e vorremmo che questa grande avventura continuasse nel segno del divertimento e dell’amicizia. E si torna sempre lì, questi elementi sono il collante indispensabile, al di là di qualunque considerazione tecnica, per un gruppo che voglia durare.
Dimenticavamo un’annotazione. Come non ci stanchiamo mai di ribadire, abbiamo costituito un Direttivo per dare la possibilità a tanti bambini e bambine di continuare a fare sport insieme. Non esiste per noi altra motivazione, perché la Polisportiva non è il Direttivo, la Polisportiva non è Salvatore o Daniele o Elisa o Roberto o chissà chi. La polisportiva è e dovrà essere sempre i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze che si trovano per giocare, sorridere, piangere a volte, perdere e vincere e speriamo amare questo sport. Ancora una volta, mano sul cuore e sguardo dritto negli occhi vi diciamo: siamo fieri di voi!
Fini Timothy-Direttivo Zanni