Due le partite giocate fra sabato e domenica 30 e 31 gennaio. Accomunate dal fatto di avere portato in dote due sconfitte, ma con motivazioni completamente diverse. Lo sappiamo, ve lo abbiamo detto, questa squadra Scoiattoli è stata iscritta, per forza maggiore, ad un campionato in cui viene puntualmente sovrastata. Il motivo è semplice: i nostri sono quasi tutti principianti assoluti che si trovano di fronte avversari con due punti a favore, e che punti! Sono mediamente più grandi, e hanno già esperienza di gioco. Avevamo scelto quel campionato per paura di non avere atleti a sufficienza, ma ora, per una seconda fase che ci sarà comunicata probabilmente a breve, speriamo di poter disputare un campionato più adatto alle nostre capacità. Principalmente perché vogliamo mantenere intatta la componente ludica, per noi assolutamente prioritaria: i bambini si devono divertire! E un gruppo così spensierato ce lo vogliamo tenere ben stretto e coccolarlo, perché spesso non si ha idea della tensione che già si crea in campo a questa età, e loro la stanno vivendo benissimo. Auspichiamo quindi di poterci misurare con avversari di levatura più vicina alle nostre capacità. Ancora una partita, stavolta in trasferta, poi potremo pianificare il futuro. Forza piccoli!
Diverse, come detto, le cause della sconfitta degli Aquilotti. Anzitutto una precisazione, che ci sembra dia piuttosto bene il quadro generale della situazione. Questi Aquilotti sono ancora in vantaggio nel rapporto vittorie-sconfitte, e anche quando battuti, mai, e sottolineiamo mai, sono stati dominati dagli avversari. Anche quest’ultima gara è stata persa per una differenza di tre punti maturata solo nell’ultimo dei sei tempi previsti. Ci piace molto anche notare, e non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima, che la squadra abbia una composizione così variabile a seconda delle convocazioni, eppure offre prestazioni con qualità quasi sempre costante, testimonianza di un buon livello generale degli atleti. L’avevamo già detto, questi aquilotti sono ad un passo da un salto qualitativo importante, e sappiamo come coach Maranelli stia assiduamente lavorando per risolvere i problemi. Sin qui i dati oggettivi. Ma a noi piacciono le emozioni. Questi bambini stanno crescendo. E bisogna accettarne sia i pregi che i difetti. Comincia a trasparire sempre più la voglia di fare bene, l’impegnarsi per raggiungere una vittoria, e la fatica a digerire una sconfitta soprattutto se così di misura. Così accettiamo le lacrime di alcuni, come la rabbia di altri, o il rammarico e i dubbi che possono attanagliare l’istruttore dopo la partita. Ma deve essere finita lì. Si torna a lavorare per dare il meglio, si deve fare tesoro degli errori, trarre il buono dalle cose fatte bene e anche dare il giusto credito alle qualità degli avversari, che vanno sempre rispettate e riconosciute. Ma alla fine ci si deve sempre divertire. Perché questo è un gioco. Può diventare molto serio, ma rimane un gioco, e anche bello un bel po’.
Sabato 6 febbraio nuova partita in casa per gli Aquilotti, mentre domenica 7 gli Scoiattoli affronteranno una trasferta. A presto.
Fini Timothy