I piccoli cuori, piccoli ma per noi già grandi, che vivono sotto le canotte dei nostri Aquilotti, hanno battuto all’unisono con quelli dei genitori in una partita incredibile. Ad un pelo davvero dalla vittoria. Tanto che a far di conto con i canestri si scopre che abbiamo realizzato tre punti in più, ma per le regole FIP che calcolano il punteggio in base ai quarti vinti, ci siamo ritrovati con una sconfitta. Nella forma, assolutamente non nella sostanza. Ancora una volta si esce a testa alta -altissima- rafforzati dalla convinzione che con nessuna delle squadre affrontate fin qui siamo andati sotto nel gioco.
Peccato per avere dovuto soccombere soprattutto nel quarto periodo, perso di un punto dopo essere stati quasi fino alla fine in vantaggio, e nel quinto, che ha seguito pressappoco il medesimo copione. Ci piace notare come i miglioramenti siano palpabili, e che grosse lacune non ne abbiamo notate. Forse un pizzico di cattiveria in più quando servirebbe, magari un nonnulla di attenzione in certe fasi. Ma il cammino procede con soddisfazione, giacchè parlando a fine partita fra genitori tanto si sono esaltati i pregi e discusso senza troppo rammarico dei difetti. E i bambini, ne siamo certi, hanno anch’essi saputo cogliere i lati buoni della partita, che di musi lunghi non ne abbiamo visti.
Subito domenica 20 marzo avremo la possibilità di rifarci, fra le mura amiche, confidando nello stesso spirito combattivo che ormai contraddistingue i nostri Aquilotti. Guidati con mano sicura da coach Maranelli e dall’assistente Roberto Giusti, capaci di far camminare sempre con maggiore sicurezza i loro atleti. E che tutti i nostri cuori battano di nuovo assieme in una sfida che vorremmo certamente vincere, ma che ci fa ancora più orgogliosi di un gruppo che, prima di tutto, li sta crescendo per diventare migliori come persone.