BASKETTANDO: LE INTERVISTE CON I PROTAGONISTI DI VERGATO – #5 EMMA BELLI

 
Ritorna Baskettando, la rubrica a cura di Roberto Giusti, che ci fa entrare in contatto con
la realtà del basket vergatese, intervistando atleti, allenatori e dirigenti della Polisportiva F.lli Zanni.
In questa quinta Roberto ha incontrato incontrato l’atleta della squadra Under 14 femminile Emma Belli, affrontando assieme a lei diversi temi, tra cui la prima vittoria stagionale delle ragazze, i suoi futuri obiettivi e il comportamento che un pubblico dovrebbe avere durante le partite (sulla pagina Facebook della Polisportiva potrete trovare un articolo proprio riguardo questo tema).

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Emma, partiamo subito dagli inizi. Da quanto tempo giochi a basket?
Gioco a basket da più o meno tre-quattro anni. Ho iniziato questo sport perché alcune mie amiche e compagne di scuola già lo praticavano e mi hanno consigliato di provare. Da lì non ho più smesso.

Pensi che questo sport sia quello più adatto a te o ti sarebbe piaciuto fare altro?
Si, mi piace molto e sono convinta che la pallacanestro sia lo sport più adatto a me.

Quali sono le tue sensazioni prima di una partita?
Sono sempre molto ansiosa, agitata e con tanta adrenalina addosso. Sono comunque sempre molto felice e contenta di giocare e di farlo con la mia squadra.

Organizzazione studio-sport, una questione sempre d’attualità per i più giovani. Riesci ad organizzarti bene per poter fare entrambi?
Alcune volte mi è capitato di dover saltare un allenamento per dover studiare e viceversa, in poche occasioni per fortuna, avendo giocato una partita nel weekend e quindi non avendo studiato a sufficienza, ho dovuto saltare una giornata di scuola. Per il resto riesco ad organizzare bene il mio tempo, riuscendo sia a studiare, sia a giocare.

 

Parliamo finalmente di un tema clou, di un argomento fresco e sicuramente felice per te, ovvero la prima vittoria in stagione. Cosa hai provato a fine partita?
Ero davvero felice, anzi, felicissima. Ho provato una sensazione nuova, è stata la mia prima vittoria dopo diversi anni che gioco ma soprattutto la nostra prima vera vittoria di squadra dopo due anni assieme. Due anni purtroppo di tante sconfitte ma dopo questa partita, ci siamo emozionate tutte tantissimo. È stata una partita davvero importante per tutte noi che ricorderemo per molti anni.

Cosa rappresenta per voi questa prima vittoria?
Rappresenta un nuovo inizio, uno stimolo in più per affrontare la seconda fase del campionato. Una vittoria speciale, la nostra prima vera grande vittoria! Una sensazione unica e mai provata fino ad ora. Sono davvero felice.

Ricordi per caso cosa vi disse Stefano durante negli spogliatoi durante l’intervallo?
Ci ha incoraggiate, ci ha detto di non mollare e di continuare così come stavamo facendo, di continuare a spingere e soprattutto che potevamo vincere la partita. Ci ha dato molta fiducia.

Questo è stato un primo vostro grande traguardo raggiunto. Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
Sicuramente partecipare alla seconda fase del campionato dove incontreremo squadre, si spera, al nostro livello. Magari toglierci qualche altra soddisfazione e perché no, vincendo altre partite.

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Ti piacerebbe allenare in futuro?
Si! Anche se credo sia molto difficile come mestiere. Mi piacerebbe allenare i bambini più piccoli perché adoro stare in mezzo a loro, nonostante siano molto vivaci ed energici.

Quali allenatori hanno influito di più sul tuo modo di giocare e perché?
Innanzitutto il mio primo allenatore, Salvatore Barbagallo, che mi ha trasmesso le basi di questo sport. Sicuramente il mio attuale allenatore Stefano Fornasaro che ha dato una nuova identità alla squadra e ci ha portati dal minibasket al basket. Anche Roberto Giusti quando l’anno scorso mi incoraggiava e sosteneva a dare il meglio anche nelle piccole cose. Mi piace molto Daniele Cerritelli che ci sta dando una mano al venerdì e ci carica molto. Infine anche Sasha Pavlovic (Coach Under 14 maschile, n.d.r.) che ci sta aiutando nei fondamentali.

Quanto è importante per te la “squadra”?
Rappresenta sicuramente un valore aggiunto per noi, in quanto siamo molto unite e soprattutto ci incitiamo tra di noi, anche quando qualcuna sbaglia.

Durante l’ultima vostra partita giocata in casa e vinta contro Russi, sono stati rivolti degli insulti da un piccolo gruppo di tifosi di casa verso le giocatrici avversarie. Come condanni tali gesti?
Non bisogna assolutamente insultare chi gioca, né la squadra che si tifa, né la squadra avversaria. Bisogna portare sempre il massimo rispetto verso tutti. Inoltre tali gesti non fanno altro che sporcare e danneggiare la figura e l’immagine della nostra Polisportiva.

Che messaggio vuoi mandare affinché non si presentino più tali spiacevoli eventi?
Evitare in principio di offendere o insultare qualcuno. Questo è uno sport divertente, che unisce e che lega le persone, non le deve dividere. Mai e poi mai offendere!

Se avessi l’opportunità, per una volta, di allenarti con una squadra maschile, come prenderesti la cosa?
Sicuramente sarebbe una bella esperienza da provare e penso che mi aiuterebbe a dare il meglio e qualcosa in più.

Secondo te, siete più “maschi” voi ragazze a giocare, o i ragazzi?
Secondo me noi, o quantomeno dipende dalle situazioni. Alcuni dicono che i ragazzi tendono a tirarsi indietro nel gioco quando si trovano di fronte degli ostacoli. Noi ragazze invece dovremmo essere un po’ più agguerrite, più cattive, senza tirarci indietro facilmente.

A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha
mai mollato.” Commenta questa citazione.
Una frase che mi piace molto ed è particolare. Noi abbiamo sempre sognato e sperato di ottenere prima o poi una vittoria e finalmente ciò si è avverato. Speriamo magari di ripeterlo.

Se potessi tornare indietro alle stagioni e alle partite precedenti, cosa cambieresti o cosa manterresti uguale nel tuo modo di giocare?
Aggiungerei senza ombra di dubbio più grinta, più cattiveria agonistica. Forse anche più mentalità, più voglia di vincere, facendo a volte qualche tiro in più. Probabilmente mi toglierei anche un po’ di paura. Del resto sono contenta di quello che posso e riesco a dare di mio.

Quando realizzi un canestro, quanta felicità provi?
Sono molto felice quando succede, sia con un canestro bello esteticamente che no. Mi fa molto piacere quando posso dare una mano alla squadra, regalandole un punto o due punti in più. Questo è quello che mi fa più piacere.

Prima di terminare l’intervista, hai la possibilità di rilasciare un’ultima dichiarazione, totalmente libera e personale, qualora ovviamente tu lo desideri.
Credo che il basket sia uno sport molto bello e chi lo pratica lo sa! Può regalare davvero tante soddisfazioni.
Ringraziamo l’atleta Emma Belli per averci concesso la realizzazione di questa quinta puntata della rubrica Baskettando. Una puntata basata sulla prima vittoria stagionale delle ragazze, sulla bellezza della vittoria stessa e sull’importanza della squadra.
Simón Bolívar disse: L’arte di vincere la si impara nelle sconfitte.

Rimanete collegati sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook per i prossimi servizi e per le prossime interviste e non perdetevi neanche una “chiacchierata” con gli atleti Zanni. Inoltre sul sito e sulla pagina potrete trovare anche l’articolo riguardante la vittoria delle ragazze contro Russi e un articolo più generale, riguardante il tema del pubblico e dei comportamenti che esso dovrebbe avere durante le partite.

A cura di Roberto Giusti

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